Il pH nei koi ponds

Le nostre Koi richiedono nel loro ambiente un pH che rientri nell'intervallo tra 7.0 e 9.0, e preferibilmente nel sicuro punto medio fra questi due valori. Il pH non deve in ogni caso cadere al di sotto di 7.0, poichè diverrebbe acido. La fisiologia delle Koi è strutturata per funzionare il più efficacemente possibile nelle acque lente e ricche di sedimenti di grandi fiumi o laghi. Ambienti che, in virtù del carico minerale, risulteranno sempre essere basici. Nondimeno, le Koi tollerano tranquillamente le oscillazioni di pH determinate dai bioprocessi naturali all'interno di un lago o di un mud pond. Ciò che invece non tollerano sono le deviazioni estreme di pH, fuori dei loro limiti naturali, come potrebbe accadere a causa di un repentino picco di pH, in un pond artificiale. 

Il pH è il sistema di misurazione degli ioni di idrogeno liberi presenti in una soluzione. Più ioni di idrogeno ci sono, più acida è l'acqua. La scala di pH varia da 0 a 14. Il valore 7 è neutro, superiori a 7 sono basici ed inferiori a 7 sono acidi. Con un pH di 7, il numero di ioni di idrogeno (H+) è nell'equilibrio con il numero di ioni dell'idrossile (OH-); i due componenti dell'acqua sono H2O. Un buffer può assorbire gli ioni di idrogeno liberi, impedendo all'acqua di diventare troppo acida. 

Che cosa accade se il pH precipita al di sotto di 7?
Qualora si rilevino valori inferiori a 7, significa che c'è un'abbondanza di ioni liberi di idrogeno. Vari sono i processi biologici naturali che esercitando pressione sul pH di un Koi-pond, possono farlo divenire acido:
  1. Filtrazione biologica  
    Quando le koi rilasciano ammoniaca (NH3), queste liberano ioni di idrogeno e di azoto. Quando quell'ammoniaca è scomposta dai batteri in nitriti (NO2), i tre ioni di idrogeno sono liberati e questo causa un calo nel pH. E poichè l'escrezione e la biofiltrazione dell'ammoniaca sono costanti in un Koi-pond, si verifica sempre una pressione in discesa su pH.

  2. Respirazione 
    Piante (alghe filamentose comprese), pesci e batteri respirano costantemente, assorbendo ossigeno e rilasciando anidride carbonica. Anche questo processo tende ad abbassare il pH, poichè l'anidride carbonica reagisce con l'acqua formando acido carbonico. Lo sviluppo eccessivo di piante e la fioritura delle alghe possono causare una caduta del pH durante la notte, per risalire durante il giorno quando le piante utilizzano l'anidride carbonica per la fotosintesi.

In un pond, un calo di pH inferiore 7 può condurre a cambiamenti drammatici nella salute delle Koi, altrimenti conosciuti come acidosi, specialmente se vi sono esposte per lungo tempo. I colori delle Koi possono sbiadirsi per effetto della sovrapproduzione di muco mentre, nei casi estremi, i pesci possono stazionare sulla superficie, respirando affannosamente a causa del deposito di muco sulle branchie (causando una scarsa quanto pericolosa quantità di ossigeno nel loro sangue). Un'acqua acida è inoltre corrosiva per molte componenti in metallo e plastica. L'acqua del pond quindi, può trasformarsi in un cocktail tossico di agenti inquinanti, in grado di compromettere le Koi e l'intero impianto.


Prevenire un calo di pH 
Ci sono due modi che, se messi in pratica contemporaneamente, impediscono un calo di pH e contribuiscono a mantenere elevata la qualità dell'acqua:

  1. Aggiungere un buffer 
    Aggiungendo un sacchetto traforato o una rete contenente ostriche giapponesi o schegge di pietre calcaree al vostro filtro, potrete facilmente impedire al pH di cadere al di sotto di 7. ostriche giapponesi
    Questo infatti costituisce un sostegno per il pH, a patto che il vostro impianto abbia un buon ricircolo. 
    Il carbonato di calcio presente in questi buffer naturali, assorbe gli ioni di idrogeno che causano l'acidità, impedendo al pH di precipitare pericolosamente. 
    Questo ormai sperimentato, semplice, economico ed efficace sistema consente di ottenere un pH stabile, ed a mio parere, ogni pond o filtro dovrebbe contenere questi materiali. (L'impiego dei gusci delle ostriche nel filtro è un sistema utilizzato da decenni nei pond giapponesi, tali sono i benefici che questo economico materiale conferisce all'acqua e alle koi n.d.r.).

  2. Regolari cambi d'acqua 
    Parziali cambi di acqua,  dovrebbero essere effettuati regolarmente per diluire l'accumulo dei sottoprodotti del metabolismo dei pesci e della biofiltrazione. Un cambiamento parziale dell'acqua riduce i nitrati e, poichè la maggior parte della acqua di rubinetto è trattata dalle aziende dell'acqua per diventare alcalina, automaticamente aggiungerà più stabilità al pH. Alcuni Koi-keeper preferiscono riempire i loro pond con acqua piovana, per evitare l'introduzione di tossine quali cloro e clorammina. Purtroppo, l'acqua piovana è tipicamente acida e non contiene un buffer naturale. Se troppa acqua piovana è aggiunta ad un pond, allora questa aumenterà la relativa tendenza a divenire acida.

Cosa accade se il pH eccede 9? 
Per esperienza, un pH eccessivamente alto è meno nocivo per le Koi di un pH basso, ma dovrebbe tuttavia essere evitato. Mentre un calo del pH è causato abbastanza naturalmente, l'acqua eccessivamente basica è sovente causata da una sostanza inquinante, e cemento o calce per costruzioni sono i primi indagati. La calce (CaOH) è lo stesso prodotto chimico che le aziende dell'acqua aggiungono, in concentrazioni molto basse, alla loro fornitura (realtà inglese n.d.r.). I coltivatori di Koi inoltre utilizzano la calce per uccidere i parassiti residui nei mud pond prima dello stoccaggio, tale è la sua causticità. Gli effetti di un pond eccessivamente basico indurranno le Koi a secernere una pellicola mucosa viscosa ed a respirare affannosamente in superficie (reazione molto simile all'esposizione prolungata ad un'acqua acida). Se il pH del vostro pond è superiore a 9, allora si renderanno necessari diversi cambi parziali dell'acqua per ricondurlo entro la norma.

Esistono due sistemi per impedire al di pH salire sopra a 9:

  • Neutralizzare la calce 
    Le rocce presenti sul fondo o sul bordo del pond non saranno la causa del nostro problema, ma il cemento utilizzato per tenerle insieme potrebbe esserlo. Agenti neutralizzanti possono essere aggiunti al cemento o al calcestruzzo durante la miscelazione, questo ridurrà sicuramente il rischio.

  • Verniciare calcestruzzo e cemento con un sigillante 
    Un sigillante trasparente ed incolore molto efficace e di facile impiego, quale il G4, può essere steso sul cemento circostante. Se questo poi, è usato su una cascata, ha il beneficio aggiunto dell'impermeabilizzazione dell'intera superficie. Poichè l'acqua del pond non può allora entrare in contatto con la calce alcalina, il pH rimarrà inalterato.

Ricorda che...
L'interazione fra la fotosintesi e la respirazione durante il giorno può indurre il pH del pond ad oscillare, aumentando durante il giorno e diminuendo durante la notte. Ciò significa che dovreste misurare il vostro pH alla stessa ora ogni giorno, per esser certi che le vostre letture siano paragonabili e che alcune variazioni di pH non siano dovute alle naturali oscillazioni che si verificano normalmente in un Koi-pond.

Top tips per evitare picchi di pH

  1. Prevenire anzitutto, effettuando normali cambi d'acqua, disponendo nel vostro filtro rocce calcaree o ostriche giapponesi e sigillando tutta la calce che può entrare in contatto con l'acqua del pond.
  2. Testate il vostro pH qualora riscontriate uno strano comportamento delle vostre Koi.  
  3. Se il pH è acido, aggiungete immediatamente ostriche giapponesi o rocce calcaree schiacciate dentro il filtro e continuate a monitorare il pH.  
  4. Se il pH è superiore a 9, effettuate dei cambiamenti parziali dell'acqua per portarlo giù ed iniziate ad indagare sulle possibili cause.

Articolo di Ben Helm, KOI Magazine n° 105 Marzo 2007.

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